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Claudia Cardinale, addio alla diva che ha incantato il cinema mondiale

Dall’esordio con Monicelli a Hollywood, fino a Visconti e Leone, la vita e i successi di Claudia Cardinale restano immortali

Claudia Cardinale, addio alla diva che ha incantato il cinema mondiale

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Addio a Claudia Cardinale, icona di bellezza e talento, che con i suoi ruoli ha segnato la storia del cinema internazionale

La notizia della morte di Claudia Cardinale a 87 anni, avvenuta a Nemours vicino Parigi, segna la fine di una delle carriere più luminose del cinema italiano e internazionale. L’attrice, icona di eleganza e intensità, lascia un patrimonio di film indimenticabili che hanno attraversato più generazioni.

Le origini tra Tunisi e Roma

Nata a Tunisi il 15 aprile 1938 da una famiglia siciliana emigrata per lavoro, Claudia Cardinale non sembrava destinata al cinema. Dopo un’apparizione quasi casuale accanto a Omar Sharif in “I giorni dell’amore” e l’inaspettata vittoria a un concorso di bellezza, si ritrovò a Roma per frequentare la Scuola Nazionale di Cinema. Ma la sua strada non fu semplice: un dramma personale, la nascita segreta del figlio Patrick e il rapporto complesso con il produttore Franco Cristaldi segnarono i suoi primi anni di carriera.

L’ascesa con Monicelli e Visconti

Il debutto in “I soliti ignoti” di Mario Monicelli (1958) le aprì le porte del grande schermo. Pur doppiata, il suo volto magnetico catturò l’attenzione di pubblico e registi. Seguì una serie di ruoli con maestri come Pietro Germi e Valerio Zurlini, fino all’incontro che cambiò la sua carriera: quello con Luchino Visconti. Con “Rocco e i suoi fratelli” e soprattutto con “Il Gattopardo”, Cardinale entrò di diritto tra le grandi dive del cinema internazionale.

Tra Hollywood e l’Italia

Negli anni ’60 Hollywood la accolse come risposta italiana a Brigitte Bardot. Recitò accanto a John Wayne, Rock Hudson e Rita Hayworth, conquistando ruoli importanti in film come “La Pantera Rosa”. Eppure preferì sempre tornare in Italia, dove interpretò personaggi indimenticabili come Angelica ne “Il Gattopardo” e Jill in “C’era una volta il West” di Sergio Leone.

L’impegno con Squitieri e il teatro

La fine del legame con Cristaldi coincise con l’inizio di una lunga storia personale e professionale con Pasquale Squitieri. Da “I guappi” in poi, Cardinale trovò nel regista un compagno di vita e di arte, con il quale condivise progetti e battaglie, oltre alla gioia della figlia Claudia junior. Negli anni successivi si dedicò anche al teatro e al sostegno di giovani registi, mantenendo sempre viva la passione per la recitazione.

Un patrimonio di cinema e libertà

Cardinale ha incarnato un modello di donna libera e combattiva, capace di affrontare le ombre della sua vita con coraggio. Ha lasciato ruoli che vanno dalla visionaria “La pelle” di Liliana Cavani al monumentale “Fitzcarraldo” di Werner Herzog, fino a “La storia” di Luigi Comencini, tratto dal romanzo di Elsa Morante.

L’omaggio internazionale

La sua morte ha fatto il giro del mondo. I principali quotidiani francesi le hanno dedicato la prima pagina, mentre il presidente Emmanuel Macron ha scritto: “Claudia Cardinale incarnava una libertà, una visione e un talento che hanno contribuito in modo determinante alle opere dei più grandi”. Parole che testimoniano quanto il suo nome rimarrà legato per sempre alla memoria collettiva del cinema.


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24 Settembre 2025
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