blozine l'editoriale dalla B alla Z

Torna a precedente

Giornata internazionale per la parità di retribuzione, un divario che pesa ancora

Le donne guadagnano il 28% in meno in Italia, un divario che pesa su stipendi, pensioni e opportunità di carriera

Giornata internazionale per la parità di retribuzione, un divario che pesa ancora

Condividi

Congedi paritari, controlli salariali e cultura inclusiva sono le chiavi per ridurre il gender pay gap

Il 18 settembre si celebra la Giornata internazionale per la parità di retribuzione. Una ricorrenza che serve a ricordare come, ancora oggi, le donne continuino a guadagnare meno degli uomini pur svolgendo lo stesso lavoro. Una disparità che non è solo ingiusta, ma che alimenta dipendenza economica, discriminazioni e violenza di genere.

Un costo sociale ed economico

Il gender pay gap non riguarda solo le lavoratrici penalizzate. Ha conseguenze che toccano l’intera società. Nel 2023, secondo le stime della Commissione europea, la disparità salariale ha causato una perdita economica vicina al 3% del Pil. Un danno che frena la crescita e riduce le opportunità per tutti.

Disparità economica e violenza

Esiste un legame diretto tra mancanza di indipendenza economica e violenza di genere. La cultura patriarcale, che continua a relegare le donne in posizioni di minoranza, rende la disparità salariale una porta d’accesso a dinamiche di sopraffazione. La dipendenza economica, infatti, aumenta il rischio di isolamento e fragilità psicologica.

La posizione delle economiste

Azzurra Rinaldi, direttrice della School of Gender Economics all’Università di Roma Unitelma Sapienza, sottolinea come il tema non sia solo femminile ma collettivo: “In Italia il tasso di occupazione femminile è 14 punti sotto la media europea. Recuperare questo divario significherebbe ottenere un incremento del Pil di 7 punti percentuali”, secondo i dati Eurostat.

I lavori avidi che penalizzano le donne

La ricercatrice Anne Sophie Lassen, attiva al Centro di Scienze Sociali di Berlino e alla Copenhagen Business School, evidenzia il peso dei cosiddetti “greedy jobs”. Si tratta di ruoli ad alta disponibilità oraria, tipici della finanza, della consulenza e del settore legale, che premiano chi è reperibile senza limiti. Una condizione che spesso penalizza le donne impegnate anche nella gestione familiare.

Un divario che attraversa continenti

In Italia, i dati Inps rivelano che gli uomini guadagnano in media il 28% in più delle donne, e la differenza resta evidente anche nelle pensioni. Negli Stati Uniti, la forbice diventa ancora più drammatica se si osservano le retribuzioni delle donne afroamericane, che risultano fortemente inferiori rispetto ai colleghi maschi.

Le possibili soluzioni

Per invertire la tendenza servono interventi concreti: congedi parentali paritari, una distribuzione più equilibrata dei carichi familiari e controlli mirati sugli stipendi. Solo così sarà possibile ridurre il divario e costruire un mercato del lavoro realmente inclusivo.


Condividi

18 Settembre 2025
© team icoe, editoriale blozine
https://blozine.it/home.do?key=1758180651&dettagli=parita-di-retribuzione-uomo-donna


Precedente

spazio sponsor unico
qrcode
LANGUAGE

gruppo mediterranea

© blozine, l'editoriale dalla B alla Z della www.icoe.it. Tutti i diritti sono riservati.