L’uso di spyware per monitorare giornalisti e attivisti sta diventando un fenomeno sempre più preoccupante nel panorama globale della sorveglianza digitale. L’ultimo caso riguarda Graphite, un software sviluppato dalla società israeliana Paragon Solution, utilizzato per spiare Luca Casarini, fondatore dell’Ong Mediterranea Saving Humans, e Francesco Cancellato, direttore di Fanpage. Questo episodio solleva interrogativi critici sulla sicurezza informatica e sulla tutela della libertà di stampa.
Graphite, un software di sorveglianza avanzato
Graphite è uno spyware progettato per infiltrarsi nei dispositivi digitali, consentendo il controllo remoto di ogni attività e l’estrazione di dati sensibili, comprese le informazioni contenute in applicazioni crittografate. Nel caso specifico, il malware sembra essere stato diffuso attraverso un file PDF veicolato in una chat di gruppo su WhatsApp. Questo metodo di distribuzione dimostra quanto sia facile, per software di questo tipo, compromettere anche le piattaforme considerate sicure.
Il coinvolgimento internazionale e il ruolo di Paragon Solution
La notizia del monitoraggio tramite Graphite ha avuto risonanza internazionale, tanto che il Guardian ha riferito il coinvolgimento di almeno 90 giornalisti e membri della società civile. Paragon Solution, l’azienda sviluppatrice del software, ha sede negli Stati Uniti a Chantilly, Virginia, e di recente è stata sottoposta a indagini approfondite. Secondo Wired, nell’ottobre scorso avrebbe siglato un contratto da 2 milioni di dollari con la divisione investigativa sulla sicurezza nazionale dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) degli Stati Uniti.
Il parallelo con Pegasus e NSO Group
Il caso Graphite ricorda quanto avvenuto con Pegasus, il software spia sviluppato da un’altra azienda israeliana, NSO Group. Nel 2018, Pegasus sfruttò una vulnerabilità nelle videochiamate di WhatsApp per infettare i dispositivi degli utenti, portando Facebook e Apple a intraprendere azioni legali contro l’azienda. Successivamente, gli Stati Uniti hanno inserito NSO Group nella lista nera per attività considerate contrarie alla politica estera e alla sicurezza nazionale del Paese.
Le misure dell’Unione Europea per tutelare la libertà di stampa
Di fronte a queste minacce, l’Unione Europea ha introdotto nel 2022 il Media Freedom Act (MFA), un insieme di normative pensate per proteggere l’indipendenza dei media e la sicurezza dei giornalisti. Questo regolamento vieta esplicitamente l’uso di spyware contro i professionisti dell’informazione, sottolineando la necessità di garantire un ambiente digitale sicuro per il giornalismo investigativo.
La crescente minaccia della sorveglianza digitale
L’impiego di spyware come Graphite e Pegasus evidenzia il rischio crescente per la libertà di stampa e la privacy individuale. Mentre le aziende tecnologiche tentano di rafforzare la sicurezza dei propri sistemi, l’evoluzione di software spia sempre più sofisticati rappresenta una sfida costante. La questione solleva un dibattito urgente sulla necessità di regolamentazioni più stringenti e di strumenti di difesa efficaci contro la sorveglianza digitale indiscriminata.
06 Febbraio 2025
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