L’invecchiamento e i tumori condividono meccanismi biologici profondi, intrecciati in un legame che parte dalle basi molecolari fino alle prospettive terapeutiche. Una ricerca pubblicata su Nature Aging da Lucrezia Trastus dell’Istituto di Oncologia Molecolare dell’Airc (Ifom) e Fabrizio D’Adda di Fagagna responsabile del laboratorio Risposta al danno al DNA e senescenza cellulare dell’Ifom e dell’Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pavia, ha analizzato in dettaglio questi processi. Lo studio offre una panoramica sui punti di contatto tra i due fenomeni e sulle potenziali strategie per combatterli simultaneamente.
Un quadro biologico condiviso tra invecchiamento e tumori
Attraverso l’analisi di un’ampia letteratura scientifica, i ricercatori hanno evidenziato i percorsi biologici comuni tra l’invecchiamento e lo sviluppo tumorale, molti dei quali sono stati approfonditi in studi su modelli animali.
Secondo D’Adda di Fagagna, uno studio di revisione su un tema così complesso consente di isolare le vere cause di un fenomeno, offrendo una visione strutturata di un’enorme quantità di dati spesso discordanti.
Il ruolo delle mutazioni del DNA e dei telomeri
Uno degli aspetti centrali della ricerca riguarda il ruolo delle mutazioni del DNA. Con l’età, l’accumularsi di danni genetici contribuisce sia ai processi di invecchiamento cellulare che alla trasformazione tumorale.
Un altro fattore chiave sono i telomeri, le estremità dei cromosomi che si accorciano progressivamente con il tempo, favorendo la senescenza cellulare e l’invecchiamento dell’organismo. Questo stesso meccanismo, tuttavia, sembra avere un effetto protettivo, limitando la proliferazione incontrollata delle cellule e impedendo lo sviluppo di tumori.
Prospettive terapeutiche, tra rigenerazione e prevenzione
Le evidenze raccolte indicano che intervenire sulla lunghezza dei telomeri o eliminare le cellule senescenti negli organismi modello ha permesso di comprendere meglio l’equilibrio tra invecchiamento e oncogenesi. Lucrezia Trastus sottolinea come queste scoperte abbiano aperto nuove strade per lo sviluppo di trattamenti antitumorali che sfruttano gli stessi meccanismi biologici dell’invecchiamento.
Infiammazione e sistema immunitario, altri attori chiave
Oltre ai telomeri e alle mutazioni del DNA, lo studio ha analizzato il ruolo del sistema immunitario e delle infiammazioni croniche nel favorire sia il declino cellulare che lo sviluppo tumorale. Le risposte infiammatorie prolungate, tipiche dell’invecchiamento, possono infatti creare un ambiente favorevole alla trasformazione delle cellule in senso neoplastico.
Un approccio integrato per combattere entrambe le condizioni
Secondo D’Adda di Fagagna, un numero crescente di studi clinici sta indagando la riconversione di farmaci antitumorali per contrastare l’invecchiamento e viceversa. Questo approccio integrato potrebbe rivoluzionare la medicina, rendendo possibile l’individuazione di nuove strategie terapeutiche capaci di affrontare simultaneamente entrambi i fenomeni.
13 Marzo 2025
© team icoe, editoriale blozine
blozine editoriale no-profit della
Centro studi su innovazione, comunicazione ed etica.
Copywriters
Francesca S., Matteo R., Laura A., Antonella B., Giorgio F., Anna C., Miriam M., Stefano G., Adele P. e Francesca N.
iscriviti sulla nostra pagina Facebook e non perderai nessuna notizia!
© blozine, l'editoriale dalla B alla Z. Tutti i diritti sono riservati.