Oggi 13 maggio si apre la settantesima edizione del Festival di Cannes e l’Italia sarà rappresentata da un solo titolo: ’Fuori’ di Mario Martone. Un’impresa significativa in una competizione che punta su opere coraggiose, distanti dai circuiti più tradizionali, con uno sguardo aperto su storie eterogenee.
Sette registe in concorso, quattro film per Francia e Stati Uniti a guidare la selezione
La competizione di quest’anno vede protagoniste ben sette donne registe, affiancate da un quartetto di film francesi e americani che dominano numericamente la selezione. La varietà delle proposte riflette un panorama cinematografico sempre più attento alle voci indipendenti e alle storie fuori dagli schemi.
Grandi drammi storici e scontri con il potere nel cuore della rassegna
Sergei Loznitsa con ’Two prosecutors’ ci riporta nell’Urss del 1937, dove un giovane magistrato sfida il sistema. Tarik Saleh firma ’Eagles of the republic’, terzo capitolo della trilogia del Cairo, raccontando la vicenda di un attore egiziano coinvolto in un film di propaganda.
Famiglie fragili, conflitti interiori e solitudini che parlano universale
Lynne Ramsay esplora la crisi di coppia e la solitudine in ’Die, my love’, mentre Saeed Roustaee racconta il difficile rapporto tra una madre vedova e il figlio ribelle in ’Mother and child’. Ari Aster propone con ’Eddington’ una riflessione sul lato oscuro della quarantena in una cittadina del New Mexico.
Thriller politici, racconti sociali e viaggi senza tempo nel cinema di denuncia
Dal Brasile arriva ’The secret agent’ di Kleber Mendonça Filho, un thriller ambientato alla fine della dittatura militare. I fratelli Dardenne raccontano le difficoltà delle giovani madri in ’Jeunes mères - La maison maternelle’. Oliver Laxe ci conduce in Nord Africa con il road movie ’Sirat’, storia di un padre alla ricerca della figlia scomparsa.
Visioni intime e sperimentazioni che mescolano fantasia e realtà
Tra i titoli più attesi, ’Un simple accident’ di Jafar Panahi si mantiene avvolto nel mistero. Hayakawa Chie racconta la crescita di una bambina attraverso l’immaginazione in ’Renoir’. Oliver Hermanus, con ’The history of sound’, porta due uomini alla ricerca delle canzoni popolari americane del primo Novecento.
Omaggi alla storia del cinema e riflessioni sulle radici personali
Richard Linklater rende omaggio alla nouvelle vague francese con ’New wave’, girato in bianco e nero come il classico di Godard. Hafsia Herzi esplora l’integrazione culturale in ’La petite dernière’, mentre Carla Simón, in ’Romería’, affronta il tema delle radici familiari. Mascha Schilinski con ’Sound of falling’ fonde esistenze e tempi diversi in una fattoria tedesca.
Fantascienza e drammi familiari in un festival che guarda anche al futuro
Julia Ducournau torna con ’Alpha’, storia di una tredicenne ribelle. Wes Anderson propone la commedia grottesca ’The Phoenician scheme’, mentre Dominik Moll indaga sul lato oscuro della giustizia in ’Dossier 137’. Joachim Trier racconta il difficile rapporto padre-figlia nel mondo del cinema in ’Sentimental value’. Bi Gan chiude la selezione con ’Resurrection’, una detective story in un futuro post-apocalittico.
13 Maggio 2025
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