La ricerca clinica ha compiuto un balzo in avanti negli ultimi dieci anni, un’accelerazione resa evidente durante l’emergenza sanitaria del Covid-19. È in questo contesto che emerge una nuova necessità: affiancare i medici con professionisti formati e riconosciuti, capaci di gestire la complessità delle sperimentazioni secondo standard sempre più elevati.
Clinical Trials Day, due giorni per discutere di ricerca e innovazione
Il 20 e 21 maggio, Roma ospiterà il Clinical Trials Day, evento dedicato a fare il punto su queste nuove professionalità e sui risultati raggiunti grazie ai trial clinici. La manifestazione, presentata all’ospedale Isola Tiberina - Policlinico Gemelli Irccs, metterà in luce il ruolo cruciale della sperimentazione per quei pazienti che, oggi, non hanno alternative terapeutiche. Partecipare a uno studio clinico significa infatti non solo contribuire al progresso della scienza, ma anche offrire nuove speranze di cura.
Figure specialistiche per una ricerca sostenibile ed etica
"Le regole del gioco sono sempre più complesse e non basta avere un medico, bisogna dare supporto con altre figure", spiega Vincenzina Mora, coordinatrice del Clinical Trials Day. "Per garantire una ricerca clinica sostenibile, veloce, etica e di qualità, servono professionisti formati e riconosciuti". Da qui nasce la figura dello study coordinator, responsabile del coordinamento di tutte le attività previste da un protocollo clinico, e dello study nurse, infermiere specializzato nella gestione e somministrazione di farmaci sperimentali.
Università e formazione, la chiave per il futuro della sperimentazione
Secondo Vincenzina Mora, è fondamentale che le università introducano nuovi insegnamenti nei corsi di laurea e attivino percorsi professionalizzanti post-laurea. L’obiettivo è costruire una rete di competenze in grado di affrontare le sfide della ricerca clinica moderna, sempre più regolamentata e tecnologicamente avanzata.
Un omaggio a James Lind, padre della sperimentazione clinica
Il Clinical Trials Day si celebra ogni anno il 20 maggio per ricordare la prima sperimentazione clinica della storia, condotta da James Lind nel 1747 a bordo di una nave della Corona Britannica, alla ricerca di una cura per lo scorbuto. Quell’esperienza pionieristica ha gettato le basi della ricerca clinica come la conosciamo oggi, sottolineando l’importanza di metodi rigorosi e scientifici.
La medicina del futuro passa dalla ricerca di qualità
"La medicina del futuro non può prescindere dalla ricerca clinica di qualità", conclude Sergio Alfieri, ordinario di Chirurgia Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. "Nei nostri ospedali abbiamo infrastrutture e competenze anche per formare la prossima generazione di ricercatori clinici". Un messaggio chiaro che ribadisce come la sperimentazione non sia solo un’opzione, ma una necessità per garantire cure sempre più efficaci e sicure.
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clinicaltrialsday.it
14 Maggio 2025
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